Primo convegno nazionale sul lavoro nelle aree interne
FONDAZIONE APPENNINO, RUBETTINO Editore e l'Associazione RESPRO
organizzano il primo convegno nazionale
"Il lavoro tra passato e futuro. Fragilità e opportunità di un patrimonio nei territori interni dell’Italia contemporanea"
che si terrà a Soveria Mannelli (CZ) nelle giornate del 26 e 27 maggio 2023.
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RESpro è un’associazione di studiosi, ricercatori e docenti che intende promuovere attività culturali e scientifiche, con un forte carattere interdisciplinare, nell’ambito della storia dei paesaggi rurali e urbani, della storia dei sistemi produttivi silvo-pastorali, della storia dell’agricoltura e della storia dell’industria, attraverso la pubblicazione di libri e riviste, l’organizzazione di convegni, conferenze e dibattiti, la partecipazione a progetti con altre associazioni ed enti, finalizzati alla conoscenza storica e alla valorizzazione culturale dei paesaggi della produzione colti nella loro dimensione materiale e immateriale e nelle loro diverse articolazioni economiche, politiche, sociali e territoriali.
Chi siamo – RESpro (resproretedistorici.com)
F.A.ME. chiude a Ginestra l'autunno 2022
Le nuove iniziative del Festival Appennino Mediterraneo ripartono dal progetto S.C.A.C.Co.
Nell'accogliente atmosfera del centro storico di Ginestra, che ha dato vita alla manifestazione "Il borgo dei sapori arbereshe", si è chiuso l'autunno del Festival Appennino Mediterraneo (F.A.Me.), riconosciuto e sostenuto dal Ministero della Cultura per il triennio 2022/2024. Ginestra, come tutti i comuni che hanno radici nella storia arbereshe, è il “lato Adriatico” del Festival, un Mediterraneo che lega due importanti dorsali della montagna europea: quella Appenninica e quella Balcanica.
I numeri del Festival: 29 eventi in 20 comuni, 24 gruppi ospitati, più singoli performer per un totale di circa 170 artisti coinvolti, 7 produzioni e coproduzioni, 3 prime nazionali e circa 2000 accessi registrati negli spettacoli a pagamento.
È quindi stata un successo l'idea di organizzare spettacoli dal vivo per le persone che risiedono tutto l'anno nei paesi delle aree interne, molti dei quali piccoli e piccolissimi. La cultura, anche resa attraverso questa forma, è un servizio per le comunità restanti.
A questi numeri si aggiunge l'interesse e l'attenzione dei media. In tre mesi oltre 100 post pubblicati sulla pagina facebook @civiltaappennino, seguita da oltre 12mila persone, hanno raggiunto circa 260.000 persone con oltre 650.000 visualizzazioni.
Piero Lacorazza – direttore Fondazione Appennino
"Abbiamo pensato di dare un servizio attraverso la cultura e lo spettacolo dal vivo - racconta Piero Lacorazza, direttore Fondazione Appennino - per chi vive i nostri paesi tutto l'anno associandolo alla promozione del territorio come dimostrano anche la presenza ed i numeri sui media tradizionali e nuovi. Questa partecipazione ed adesione, per alcuni aspetti inaspettata, ad un progetto triennale riconosciuto e sostenuto in primis dal Ministero della Cultura, ci porta a dare continuità al lavoro avviato con due novità: continueremo nella stagione invernale e sarà istituito una servizio civile a sostegno del Festival Appennino Mediterraneo"
Il Festival dunque continuerà anche durante l'inverno: si riparte proprio da Ginestra il 23 dicembre e poi a Grumento Nova il 5 gennaio.
Infine sul sito www.appenninofondazione.it é pubblicata la call per il progetto "F. A. Me. in S.C.A.C.Co", un sevizio civile che vuole rendere protagonisti i giovani per la cittadinanza attiva e la coesione sociale, attraverso la cultura e la promozione dello spettacolo dal vivo.
F.A.ME. IN S.C.A.C.CO.
Festival Appennino Mediterraneo
in
Servizio di Cittadinanza Attiva per la Cultura e la Coesione sociale
Consultazione Pubblica
Premessa
Il Festival Appennino Mediterraneo (F.A.Me.) è ormai una realtà consolidata, grazie al riconoscimento triennale (2022-2024) del Ministero della Cultura, all’adesione di tante amministrazioni locali e al crescente interesse anche di enti privati, in virtù della realizzazione di ventinove eventi in diciannove comuni organizzati in un arco temporale di tre mesi: dal 10 settembre all’8 dicembre 2022.
La crescente attenzione che vi è stata intorno a questo progetto, certificata dalla partecipazione del pubblico e dallo spirito comunitario che ne ha reso unici ed emotivamente coinvolgenti gli eventi, consiglia di insistere nel pensare alla cultura, ed in particolare allo spettacolo dal vivo, come un servizio da offrire non solo a viaggaitori ed abitanti temporanie ma anche, forse, soprattutto, a chi vive e risiede tutto l’anno nelle aree interne, nei paesi.
Abbiamo inteso anche cosi investire in luoghi NON comuni: scegliamo l’autunno come periodo del Festival, rendiamo più forte la comunità “restante”, consolidiamo i legami con il proprio territorio. Al tempo stesso quindi la cultura come strumento di cittadinanza e coesione sociale. È evidente come questa inversione dello sguardo – osserviamo le cose dagli occhi di chi vive e
risiede nei nostri paesi – è anche il lievito per far crescere l’interesse di nuovi abitanti per questi luoghi.
In questo contesto stiamo valutando l’ipotesi di costruire insieme un percorso di Servizio di Cittadinanza per la Cultura e la Coesione sociale (S.C.A.C.Co.) che da una parte coinvolga il sistema della cooperazione sociale, delle imprese profit e no profit che contribuiscono in maniera diretta ed indiretta a rafforzare il sistema di welfare locale e dall’altra le nuove generazioni in età scolastica e formativa.
Cultura e cittadinanza, spettacolo dal vivo e coesione sociale costituiscono lo spazio ideale per sperimentare un nuovo servizio nella comunità e per comunità: da parte stimolare la partecipazione dei più fragili e dell’altra rendere protagonisti i giovani.
Servizio di Cittadinanza Attiva per la Cultura e la Coesione sociale
– proposta –
In ogni Comune che promuove uno o più eventi del F.A.Me. si istituisce S.C.A.C.Co. con l’obiettivo di mobilitare giovani tra i 14 i 18 anni (età di scuola secondaria superiore) ad essere promotori dell’evento e accompagnatori di persone fragili le cui condizioni limitino, anche sul piano psicologico, la partecipazione ad uno spettacolo dal vivo.
E’ del tutto evidente che questa attività dovrebbe essere svolta in coordinamento con il Comune e con coloro che operano nel sistema integrato di offerta locale dei servizi sociali.
S.C.A.C.Co. deve essere quindi un tassello di un mosaico che facendo perno su energia, creatività, disponibilità delle nuove generazioni aiuti ad alimentare la coesione sociale attraverso la cittadinanza attiva.
Si tratta inoltre di definire un tempo d’impegno, una procedura di selezione e un incentivo che di stimoli che renda circolare la relazione tra impegno sociale, promozione culturale, formazione e qualità del tempo libero.
La definizione di un tempo è in stretta relazione con le modalità e criteri di selezione, cosi come con il premio o l’incentivo da offrire.
Il tempo di impegno, che comunque deve essere definito, può essere valutato anche rispetto alla programma dei soggetti che si occupano dei servizi sociali, in primis l’Amministrazione Comunale.
In condivisione con le amministrazioni, sarebbe ipotizzabile anche una call che, a seconda delle possibilità offerte dal territorio, coinvolga una/uno o più ragazze/ragazzi preferibilmente in età compresa tra i 16 e 18 anni (triennio scuole secondarie superiori) residenti nel comune anche se iscritte o iscritti a scuole fuori dal Comune.
Una call che possa premiare il merito e che tenga conto delle capacità reddituali, incentivata da risorse che possano essere investire in formazione e in prodotti culturali.
PER INFORMAZIONI SCRIVERE A INFO@APPENNINOFONDAZIONE.IT
08/12/2022 - A Ginestra "LIAKRE ET BARE - IL BORGO DEI SAPORI ARBËRESHË"
Quando la storia è passata per Ginestra, probabilmente ha deciso di fermarsi per sempre in questo borgo. Qui sono rimasti impressi i segni del passaggio dei popoli, delle culture e delle tradizioni mediterranee.
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“La storia delle emigrazioni racconta di conservazione e d’innovazione, di cambiamenti e mescolamenti, di nostalgie e reinvenzioni. La cultura delle persone muta nei luoghi in cui si spostano e dove bisogna compiere adattamenti, scelte fantasiose, fra tradizione e innovazione, dolorose e coraggiose, tenere conto di nuove situazioni pratiche e di altre disponibilità. Nel caso dei comportamenti alimentari una tendenza a conservare si misura con il bisogno di cambiare e di usare, integrandole, altre disponibilità e altre pratiche. Un esempio di come nei consumi e nei riti alimentari agiscano continuità e rotture, somiglianze e differenze, ci arriva dalla peculiare e originale vicenda delle comunità albanesi sorte in grande parte tra XV e XVIII secolo e distribuite nelle aree interne e lungo le fasce appenniniche di Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e anche Sicilia“. (Vito Teti, “Buon Appennino – La cultura deli cibo nell’Italia Interna”, Rubbettino Editore 2022).
E nel percorso gastronomico che attraverserà l’anima della comunità nell’atmosfera natalizia del centro storico che si ritroveranno storie e riti alimentari.
La comunità ed i visitatori saranno immersi nelle scene delle attività rurali, nobili e soldati del popolo arbereshe, cavalli ed accampamenti, combattimenti, danze e spettacolo del fuoco.
Tra una pietanza ed un bicchier di vino, tra uno storico palazzo ed un’accogliente piazzetta, si vivrà in compagnia di musica pop, pizzica e tarantelle.
Mercoledi 8 dicembre 2022, dalle ore 18.00, per le vie del centro storico di Ginestra si terrà l’edizione 20220 di “LIAKRE ET BARE – IL BORGO DEI SAPORI ARBËRESHË“.
L’evento si aprirà con la rievocazione sulla storia di Ginestra a cura dell’associazione “I Cavalieri di Bianca Lancia”
proseguirà poi con la serata in musica che vedrà esibirsi il gruppo “Musica e danza Itinerante” con lo spettacolo “dal Mediterraneo all’Appennino”, protagonisti Vito Laurino, Monia Telesca e Maria Anna Nolè.
a seguire lo spettacolo “Live in Appennino“, musica pop/rock con il gruppo “Domenica ensemble” composto da Eleonora Catalani, Paola Cammarota, Giuseppe Onorati, Clemente Lioi, Sisto Aniceto.
Lungo il percorso sarà possibile degustare le preparazioni tipiche della tradizione arbereshe del comune del Vulture.
07/12/2022 - A Senise con la “PASTORALE LUCANA”
Mercoledì 7 dicembre il FESTIVAL APPENNINO MEDITERRANEO farà tappa a SENISE con la “Pastorale lucana”
COMPLESSO SAN FRANCESCO - ore 17.30
in concerto
ENSEMBLE MERIDIES
con Nicole Millo, voce recitante
Massimo Rosa, violino
Gaetano Cosmo, violino
Gabriele Spadino, viola
Giovanna D’Amato, violoncello
Bruno Pace, contrabbasso
Maria Vasquez, oboe
Sabrina Genovese, arpa viggianese
Enzo Izzi, organetto
Luciano Brancati, percussioni etniche
Ricerca ed elaborazione musicale Angela Freno ed Enzo Izzi
07/12/2022 - "BALLANDO SUL TAMBURELLO LUCANO" a Marsico Nuovo
Mercoledì 7 dicembre il FESTIVAL APPENNINO MEDITERRANEO farà tappa a MARSICO NUOVO con la “Ballando sul tamburello lucano”
SALONE SAN FRANCESCO - ore 21.00
in concerto
ENSEMBLE MERIDIES
con Maria Anna Nolè, danza
e Nicole Millo, voce recitante
Massimo Rosa, violino
Gaetano Cosmo, violino
Gabriele Spadino, viola
Giovanna D’Amato, violoncello
Bruno Pace, contrabbasso
Maria Vasquez, oboe
Sabrina Genovese, arpa viggianese
Enzo Izzi, organetto
Luciano Brancati, percussioni etniche
Ricerca ed elaborazione musicale Angela Freno ed Enzo Izzi
01/12/2022 - "A PA'... PASOLINI" A SANT'ARCANGELO
SALA POLIFUNZIONALE DI SAN BRANCATO - ORE 19.00
SANT'ARCANGELO
Pietro Verna voce e chitarra
Francesco Galizia fisarmonica e sax soprano
Quartetto d’archi Cecile
Gabriele Zanini voce recitante
Antonio Palazzo pianoforte e arrangiamenti
"A PA'... PASOLINI"
Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini
30/11/2022 - A SANT'ARCANGELO ORCHESTRA 131 DELLA BASILICATA CON "DON CARLO"
SALA POLIFUNZIONALE DI SAN BRANCATO - ORE 21.00
SANT'ARCANGELO
ORCHESTRA 131 ICO DELLA BASILICATA
"DON CARLO"
A 120 anni dalla nascita di Carlo Levi
29/11/2022 - MONI OVADIA AD ALIANO
ALIANO - SALA DEI CALANCHI ORE 19
A 120 ANNI DALLA NASCITA DI CARLO LEVI
Moni Ovadia&Giovanni Seneca
Rotte Mediterranee
Racconti, musiche e canzoni
Testi: Pedrag Matvejevic,Ivo Andric, Paolo Rumiz, Moni Ovadia
Moni Ovadia voce
Giovanni Seneca chitarre, composizioni e arrangiamenti
Anissa Gouizi voce - Gabriele Pesaresi contrabbasso - Francesco Savoretti percussioni mediterranee
Tutto ciò che questa nostra vita esprime - pensieri, sforzi, sguardi, sorrisi, parole, sospiri - tutto tende verso l'altra sponda, come verso una meta, e solo con questa acquista il suo vero senso. Poiché, tutto è passaggio, è un ponte le cui estremità si perdono nell'infinito e al cui confronto tutti i ponti dì questa terra sono solo giocattoli da bambini, pallidi simboli. Mentre la nostra speranza è su quell'altra sponda. Ivo Andric
Rotte mediterranee è un recital basato sull’intreccio di racconti e canzoni popolari dell’area mediterranea e composizioni originali di Giovanni Seneca. Il Mare torna a essere un ponte tra le sue sponde, a collegare mondi un tempo strettamente legati e che continuano a mantenersi in contatto, grazie a quanti credono alla cultura come strumento di comunicazione per il dialogo tra i popoli. Il mediterraneo non è solo un luogo geografico, è un’atmosfera, un paesaggio. E’, tra i punti cardinali, quello che vive nel presente: non è la proiezione smisurata della conquista dell’ovest, né il rigore nordico dell’etica del lavoro, non è l’origine che appartiene all’oriente, ma è l’esperienza della complessità, la ricchezza delle differenze. Una dimensione della conoscenza non ossessionata dalla crescente velocità. Azzurro ma non sempre grigio sotto le nuvole, nero nell’oscurità, dorato o roseo e perfino rosso sotto il sole, bianco o plumbeo, verde, trasparente, torbido: il mare si colora di una gamma smisurata di sfumature che rimbalzano nei suoni delle voci, dei luoghi, delle musiche. I canti presentano elementi nelle lingue locali: bulgaro, serbo, greco, ladino, turco e vari dialetti italiani. Si tratta dunque di un repertorio plurilingue, in cui talora una stessa melodia accompagna testi in lingue diverse, talora una stessa canzone si compone di strofe in varie parlate. Musiche e canti ispirati alle diverse culture del mediterraneo e al dialogo tra i popoli; partendo dall’Italia si parte per un viaggio che tocca Spagna, Nord Africa, Grecia e arriva fino ai Balcani. Come ad aprire finestre sul mediterraneo Moni Ovadia&Giovanni Seneca assieme alla cantante italo-algerina Anissa Gouizi, al contrabasso e alle percussioni fondono musica, canto e parole in una originale forma di concerto teatrale.
Link video: https://bit.ly/2RFsAdV
programma di sala
-Canzone Tradizionale arabo-spagnola lamma bada
-Testo tratto da Breviario mediterraneo di Pedrag Matvejevic
-Canzone Tradizionale sefardita una matica de ruda
-Testo tratto da Breviario mediterraneo di Pedrag Matvejevic
-Canzone Tradizionale italiana addije amore
-Testo tratto da Breviario mediterraneo di Pedrag Matvejevic
-Giovanni Seneca Taksim
-Testo tratto da racconti di Bosnia di Ivo Andric
-Canzone Tradizionale algerina chante ma guitare
-Testo tratto da la cotogna di istanbul di Paolo Rumiz
-Canzone Tradizionale sefardita dos amantes
-Testo tratto da la cotogna di istanbul di Paolo Rumiz
-Giovanni Seneca vent du sud
-Testo tratto da la cotogna di istanbul di Paolo Rumiz
-Canzone Tradizionale greca stou thoma
-Testo tratto da Breviario mediterraneo di Pedrag Matvejevic
-Canzone Tradizionale napoletana lo guarracino
-Testo tratto da L' enigma della canzone autentica di Moni Ovadia
-Canzone Tradizionale mutilingue Tsura
21/11/2022 - A BERNALDA DINO PARADISO PER GLI STUDENTI DELL'IIS
Il Festival Appennino Mediterraneo, lunedì 21 novembre, a Bernalda con Dino Paradiso in “Divino Appennino, il Monte Paradiso (lucano)".
Il Goal 4 (Istruzione di qualità, equa ed inclusiva) dell’Agenda 2030 ONU per lo Sviluppo Sostenibile, sostenuta e promossa dal Festival Appennino Mediterraneo, è il contesto nel quale si è scelto di portare nella scuola lo spettacolo dal vivo il “Divino Appennino, il Monte Paradiso (lucano)” con Dino Paradiso.
Il ventunesimo evento del F.A.Me. (Festival Appennino Mediterraneo), nato dalla collaborazione e dal sostegno della Provincia di Matera, è inserito nel percorso di studi “Nostro Dante Quotidiano” promosso dall’I.I.S. Bernalda Ferrandina.
L’evento, patrocinato anche dal Comune di Bernalda, avrà inizio alle ore 9 presso l’Auditorium Comunale con ingresso riservato alle studentesse e agli studenti dell’I.I.S. Bernalda Ferrandina che, a partire dal dirigente scolastico, ne hanno reso possibile la realizzazione.