BASILICATA BEST PRACTICE IN EUROPA. Il progetto “SPAM” primo classificato
Dopo il riconoscimento di buona pratica per il progetto GOAL 2030 che l’ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile) ha pubblicato nel rapporto 2020 “Territori e obiettivi di sviluppo sostenibile” arriva un seconda bella notizia.
E questa volta sembra anche essere di buon auspicio, confermando competenze e capacità di gestione, alla vigilia di imponenti risorse che verrenno messe a disposizione dall’Europa. Fondazione Appennino non solo si é dimostrata pronta ai blocchi di partenza ma ha già iniziata a correre.
Veniamo all’articolo dell‘inserto “SUD” de Il Sole 24 Ore che titola: “Dalla bioeconomia alla cultura modello Basilicata per fondi UE“.
Il dott. Antonio Bernardo, dirigente dell’Autorità di Gestione del Fesr descrive le ragioni che hanno spinto la Regione Basilicata a stimolare la qualità e capacità progettuale, “un modello – dice Ivano Maguzzu, project manager per le azioni di cooperazione Interact – per altre realtà territoriali che possono trovare nella cooperazione uno sbocco per nuove opportunità di crescita”.
Si tratta del progetto SPAM (Suoni di Pietra Appennino Mediterraneo) che, proposto dal Comune di Grumento Nova, é riustalto primo nella graduatoria dell’avviso pubblico per la selezioni di progetti di cooperazione interregionale e transazionale (PO FESR Basilicata 2014-2020).
Fondazione Appennino si è aggiudicata la manifestazione d’interesse per la cooprogettazione e la gestione del progetto. Ciò é stato reso possibile anche grazie alla collaborazione con Sofia Cocci Consulting srl di Vittoria Purtusiello e la consulenza artistica di Giovanna D’Amato.
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