16 e 17 dicembre, a Rionero in Vulture e Potenza
Il progetto A.M.A. – Appennino Mediterraneo Arbëresh ritorna “a scuola” e chiude il suo ciclo di appuntamenti con studenti e studentesse lucane.
Sono infatti in programma, per lunedì 16 e martedì 17 dicembre, due nuovi appuntamenti a Rionero in Vulture e Potenza, che completano anche la distribuzione territoriale di incontri con le scuole che i comuni di San Paolo Albanese, capofila del progetto, San Costantino Albanese e Ginestra, in collaborazione con Fondazione Appennino, hanno cominciato lo scorso 19 novembre a Senise.
Il campus dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Fortunato” sarà così teatro dello stesso format già sperimentato a Senise, dal titolo “Storie Mediterranee. Popoli in cammino tra cinema e realtà” e vedrà la proiezione del film “Io Capitano” di Matteo Garrone e un dibattito con testimonianze di migranti oggi integrati nelle comunità locali. Il programma della mattinata, con inizio alle 10.00, prevede i saluti della dirigente scolastica Antonella Ruggeri, del sindaco di san Paolo Albanese, Antonio Mosè Triano, della sindaca di Ginestra, Fiorella Pompa e di Gianni Lacorazza di Fondazione Appennino.
Dopo la proiezione del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, seguirà un incontro, realizzato in collaborazione con Arci Basilicata, con la testimonianza di Demba Sissoko e Danielle Konan, oggi diventati operatori dell’Arci di Rionero, e di Benjamin Diatta, imprenditore. Il dibattito con gli studenti sarà moderato dalla professoressa dell’I.I.S. “Fortunato”, Antonella Gamma.
Un’occasione per riflettere sulle migrazioni e sulle integrazioni culturali tra popoli delle quali tanto il Mediterraneo quanto l’Appennino sono stati teatro, mezzo secolo fa come oggi.
La cultura arbёreshe si sposta il giorno dopo a Potenza per raccontarsi e farsi conoscere dalle scuole del capoluogo, con un incontro al Museo provinciale che vede coinvolti, insieme ai comuni ed ai protagonisti del progetto, il liceo statale “W.Gropius”, l’Istituto di Istruzione Superiore “L.Da Vinci – Nitti” e l’I.P.S.I.A. “G.Giorgi”, di Potenza.
Il programma, con avvio alle 10.00, prevede i saluti iniziali di Christian Giordano, presidente della Provincia di Potenza, che ha patrocinato l’evento, e il saluto dei sindaci protagonisti Mosè Antonio Troiano di San Paolo Albanese, Renato Iannibelli di San Costantino Albanese e Fiorella Pompa di Ginestra, di Annalisa Romeo, direttrice di Fondazione Appennino, che modererà l’incontro e coinvolgerà anche i dirigenti scolastici Prospero Armentano del “Gropius” e Alessandra Napoli del “Da Vinci-Nitti”, e Vincenzo D’Andrea, vice preside del “Giorgi”.
A far conoscere la cultura e l’identità arbёreshe dei tre piccoli comuni lucani a studenti e studentesse del capoluogo saranno proprio le comunità locali. Previsti infatti gli interventi «San Paolo Albanese. Tradizioni e musica» a cura del Museo della Cultura Arbёreshe e di Vincenzo Di Sanzo, «La Kreshmza Arbëreshe di San Costantino Albanese» a cura di Giovanni Lufrano e dell’Amministrazione comunale, e «Ginestra tra passato e futuro» a cura dell’Amministrazione comunale.
Spazio anche alla lingua con Patrizia del Puente del Centro Internazionale di Dialettologia, con una relazione dal titolo «L’Arbёresh, un patrimonio linguistico e letterario da tutelare».
La conclusione della mattinata sarà in musica, con gli studenti del liceo musicale “Gropius”, guidati dal docente Enzo Izzi, che hanno preparato una performance dedicata alla tradizione musicale arbёreshe lucana.
Il progetto A.M.A. – Appennino Mediterraneo Arbëresh è finanziato nell’ambito del programma “Patrimonio Culturale Intangibile” della Regione Basilicata, giunge alla sua seconda annualità e coinvolge i comuni di San Paolo Albanese, in qualità di capofila, Ginestra e San Costantino Albanese. Un progetto che vede legate le tre comunità dal patrimonio arbëresh che appartiene alla loro storia e cultura, e che oggi tende ad integrare tradizione e contemporaneità. Le attività sono realizzate in collaborazione con Fondazione Appennino, impegnata a sperimentare modelli di sviluppo locale in particolare nelle aree interne, con l’obiettivo di ridare centralità al Mediterraneo e al suo legame con l’Europa attraverso la dorsale Appenninica. Il programma si concluderà a fine dicembre, portando eventi sia nei tre comuni arbëresh che nelle scuole di altre realtà territoriali, spaziando dalle contaminazioni musicali alla ricerca e valorizzazione dell’identità culturale delle comunità.