ALIANO – SALA DEI CALANCHI ORE 19
A 120 ANNI DALLA NASCITA DI CARLO LEVI
Moni Ovadia&Giovanni Seneca
Rotte Mediterranee
Racconti, musiche e canzoni
Testi: Pedrag Matvejevic,Ivo Andric, Paolo Rumiz, Moni Ovadia
Moni Ovadia voce
Giovanni Seneca chitarre, composizioni e arrangiamenti
Anissa Gouizi voce – Gabriele Pesaresi contrabbasso – Francesco Savoretti percussioni mediterranee
Tutto ciò che questa nostra vita esprime – pensieri, sforzi, sguardi, sorrisi, parole, sospiri – tutto tende verso l’altra sponda, come verso una meta, e solo con questa acquista il suo vero senso. Poiché, tutto è passaggio, è un ponte le cui estremità si perdono nell’infinito e al cui confronto tutti i ponti dì questa terra sono solo giocattoli da bambini, pallidi simboli. Mentre la nostra speranza è su quell’altra sponda. Ivo Andric
Rotte mediterranee è un recital basato sull’intreccio di racconti e canzoni popolari dell’area mediterranea e composizioni originali di Giovanni Seneca. Il Mare torna a essere un ponte tra le sue sponde, a collegare mondi un tempo strettamente legati e che continuano a mantenersi in contatto, grazie a quanti credono alla cultura come strumento di comunicazione per il dialogo tra i popoli. Il mediterraneo non è solo un luogo geografico, è un’atmosfera, un paesaggio. E’, tra i punti cardinali, quello che vive nel presente: non è la proiezione smisurata della conquista dell’ovest, né il rigore nordico dell’etica del lavoro, non è l’origine che appartiene all’oriente, ma è l’esperienza della complessità, la ricchezza delle differenze. Una dimensione della conoscenza non ossessionata dalla crescente velocità. Azzurro ma non sempre grigio sotto le nuvole, nero nell’oscurità, dorato o roseo e perfino rosso sotto il sole, bianco o plumbeo, verde, trasparente, torbido: il mare si colora di una gamma smisurata di sfumature che rimbalzano nei suoni delle voci, dei luoghi, delle musiche. I canti presentano elementi nelle lingue locali: bulgaro, serbo, greco, ladino, turco e vari dialetti italiani. Si tratta dunque di un repertorio plurilingue, in cui talora una stessa melodia accompagna testi in lingue diverse, talora una stessa canzone si compone di strofe in varie parlate. Musiche e canti ispirati alle diverse culture del mediterraneo e al dialogo tra i popoli; partendo dall’Italia si parte per un viaggio che tocca Spagna, Nord Africa, Grecia e arriva fino ai Balcani. Come ad aprire finestre sul mediterraneo Moni Ovadia&Giovanni Seneca assieme alla cantante italo-algerina Anissa Gouizi, al contrabasso e alle percussioni fondono musica, canto e parole in una originale forma di concerto teatrale.
Link video: https://bit.ly/2RFsAdV
programma di sala
–Canzone Tradizionale arabo-spagnola lamma bada
-Testo tratto da Breviario mediterraneo di Pedrag Matvejevic
-Canzone Tradizionale sefardita una matica de ruda
-Testo tratto da Breviario mediterraneo di Pedrag Matvejevic
–Canzone Tradizionale italiana addije amore
-Testo tratto da Breviario mediterraneo di Pedrag Matvejevic
–Giovanni Seneca Taksim
-Testo tratto da racconti di Bosnia di Ivo Andric
–Canzone Tradizionale algerina chante ma guitare
-Testo tratto da la cotogna di istanbul di Paolo Rumiz
–Canzone Tradizionale sefardita dos amantes
-Testo tratto da la cotogna di istanbul di Paolo Rumiz
–Giovanni Seneca vent du sud
-Testo tratto da la cotogna di istanbul di Paolo Rumiz
–Canzone Tradizionale greca stou thoma
-Testo tratto da Breviario mediterraneo di Pedrag Matvejevic
–Canzone Tradizionale napoletana lo guarracino
-Testo tratto da L' enigma della canzone autentica di Moni Ovadia
–Canzone Tradizionale mutilingue Tsura