Il progetto presentato dal Comune di Grumento Nova, realizzato in collaborazione con FONDAZIONE APPENNINO, è primo nella graduatoria dell’avviso pubblico della Regione Basilicata “per progetti di cooperazione interregionale e transazionale”. Tra i partner c’è la Fondazione Paolo Grassi che il 23 luglio porterà il Festival della Valle d’Itria nel teatro romano di Grumentum.

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“S.P.A.M. Suoni di Pietra – Appennino Mediterraneo” è il titolo del progetto candidato dal Comune di Grumento Nova per un importo di 304.970 euro, risultato primo nella graduatoria pubblicata dalla Regione Basilicata con determina dirigenziale dello scorso 9 luglio.

Il comune della Val d’Agri è capofila di un partenariato molto articolato che comprende i comuni di Montemurro e Terranova di Pollino, l’Istituto di Istruzione Superiore “Da Vinci-Nitti” e Liceo artistico e musicale W. Gropius con sede a Potenza, la scuola di musica Capo d’Istria Koper (Slovenia), la Facoltà di Musica della Università di Tirana (Albania) e la Fondazione Paolo Grassi promotrice del Festival della Valle d’Itria.

Obiettivo di “Suoni di Pietra Appennino Mediterraneo” è quello di mettere in scena una rappresentazione legata alla tradizione tutta italiana dell’opera dove però il materiale musicale viene attinto a piene mani sia dal grande repertorio della musica popolare, con l’utilizzo anche dei suoi strumenti, mescolati a quelli della musica classica, sia con una mappatura dei suoni del territorio a partire anche da quelli del contesto naturalistico in cui si svolge il progetto. Musicisti classici insieme a musicisti popolari daranno vita a questa operina che rilegge, appunto con gli occhi della contemporaneità affidata ai giovani compositori selezionati insieme a tutti i musicisti grazie ad una call pubblica, la grande tradizione della musica popolare con una particolare attenzione ai suoni di un territorio. Una sorta di affresco musicale, un paesaggio sonoro musicale di un territorio quale quello della Val d’Agri in un ideale ponte con la Valle d’Itria, con la prospettiva anche a lungo termine di costituire un’accademia permanente che ospiti tutte le risorse musicali non solo della Basilicata, nell’ottica di un’opportunità occupazionale e dello sviluppo del territorio che investa sulla creatività e sulla musica in particolare quale potente volano di sviluppo.

E la prima pietra di questo ponte ideale tra Val d’Agri e Valle d’Itria, grazie alla collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi e la Fondazione Appennino, sarà posta venerdì 23 luglio al teatro romano di Grumentum con la messa in scena di una suite di Igor Stravinsky nello spettacolo “Novecento e Oltre”. Il Festival della Valle D’Itria è tra i più importanti eventi di musica colta al mondo. È alla 47esima edizione e da sempre riscuote successo di pubblico e grande attenzione della critica e dei media.

“Siamo contenti di aver raggiunto un doppio primato: essere arrivati primi per la qualità di un progetto in cui Grumento guida un partenariato autorevole e ospitare il Festival della Valle d’Itria per la prima volta a Grumentum”. Lo afferma il sindaco di Grumento Nova, Antonio Imperatrice, che annuncia l’inizio di “un percorso che spero possa strutturarsi negli anni con la consapevolezza che i nostri territori devono poter cogliere l’opportunità della cooperazione, dando qualità alla proposta progettuale e giocarsi la partita di un turismo fondato sulle culture e sull’identità, sull’innovazione e sulla sostenibilità. Sarebbe interessante, e mi attiverò per questo, che questi primati e sperimentazioni diventassero patrimonio dell’intera Val d’Agri al fine di renderli strutturali nel futuro”