Futuro sostenibile dell’Appennino e delle aree interne
Tra le 44 buone pratiche di Asvis Asvis – Alleanza per lo sviluppo sostenibile è stato selezionato anche il progetto di Fondazione Appennino e Data Appeal Company.
Il progetto parte dall’analisi dei dati a sostegno della sostenibilità delle aree interne, secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e riguarda la realizzazione di una piattaforma analitica, sulla base del know how dei soggetti coinvolti, che possa “certificare” la sostenibilità di aziende, territori e prodotti d’Appennino e in particolare delle aree interne d’Italia.
Il progetto prevede alcuni output in cui siano integrati i dati sulla reputazione online, open data e statistiche socio-economiche, con i criteri definiti dal 17 goal dell’Agenda 2030, coniugando indici di sostenibilità, cultura, territorialità e tecnologia.
Obiettivo è coinvolgere le realtà territoriali pubbliche e private, impegnate in attività di produzione agroalimentare, culturali, turistiche che vogliano sottoporre a valutazione di sostenibilità attraverso i loro prodotti, territori e marchi al fine di migliorare il livello di sostenibilità dei sistemi sociali integrati.
Dei 17 goals di Agenda 2030, in partiolare gli obiettivi a cui il progetto guarda in maniera più pertinente sono il goals 1 sulla povertà, il goal 3 su salute e benessere, il goal 4 relativo all’istruzione, il goal 7 sull’energia, il goal 10 sulle disuguaglianze, il goal 11 su città e comunità sostenibili , il goal 12 sul consumo responsabile e il goal 13 relativo al cambiamento climatico.
“In virtù di una partnership con Asvis sin dal primo momento – spiega il direttore Piero Lacorazza – che vede Fondazione Appennino aderire alle iniziative ed alle campagne che l’Alleanza pone in essere, abbiamo ritenuto consegnare a Data Appeal Company, per effetto delle competenze e del know how di cui dispone, lo sviluppo di una piattaforma che progetteremo insieme secondo gli obiettivi di dare alle aree interne, agli Appennini, una visione ed un futuro sostenibile”.
Prevista per metà gennaio 2021 la presentazione del progetto.